Forti da morire: una riflessione condivisa sul potere delle immagini fra scuola e cittadinanza

“Forti da morire: il potere delle immagini” è l’iniziativa alla quale siamo stati invitati a partecipare come genitori, durante la celebrazione della Giornata Internazionale contro la Violenza sulle Donne, lo scorso 25 novembre 2023.

La prima parte dell’incontro ci ha fatto riflettere sul ruolo della donna nella storia, attraverso l’iconografia rappresentata nei vari quadri, nelle opere, e negli affreschi presenti nella chiesa di San Francesco a Montone che ci ospitava per questo evento.

L’intervento della prof.ssa Borsi su stereotipi e rappresentazione di genere

La relatrice, la professoressa Borsi, ha esposto il tutto con chiarezza, semplicità, ma con altrettanta competenza ed abilità, rendendo il seminario piacevole, mantenendo sempre accesa l’attenzione di noi spettatori. La parte che più ci ha colpito è stata quella della descrizione delle opere della Chiesa di San Francesco facendoci notare particolari che non avevamo mai colto pur avendola visitata centinaia di volte, come ad esempio la netta divisione tra uomini e donne sotto il manto della Vergine nel Gonfalone del Caporali.

L’intera narrazione ci ha dato lo spunto per riflettere sul fatto che, le donne fin dall’antichità hanno avuto sempre un ruolo secondario nella società, relegato a quello di madre, moglie o oggetto del piacere maschile.

Alcuni momenti del laboratorio per i genitori a cura di Associazione Pepita.
Alcuni momenti del laboratorio per i genitori a cura di Associazione Pepita.

La seconda parte è stata quella in cui, grazie all’Associazione Pepita, noi genitori siamo divenuti in qualche modo protagonisti, ci siamo confrontati tra noi in maniera empatica e naturale mettendo a nudo i nostri pensieri e le nostre diversità, dando vita ad un dibattito costruttivo; è stato piacevole passare da spettatore a parte attiva, cosa insolita per noi. Ci siamo interrogati su cosa rappresentino il web e i social, sul valore delle immagini e sul fatto che esse possano, come in passato, creare stereotipi di genere e deformare il valore di se stessi e degli altri. Ognuno di noi ha riportato con sé idee e punti di vista diversi sui quali riflettere e interrogarsi. Siamo andati a casa con la convinzione che, solo facendo rete, con la scuola, con gli altri genitori e con i ragazzi si possa favorire un ambiente sano dove tutti possono e devono avere il proprio ruolo nel rispetto degli altri e di sé.

Tutti insieme possiamo diventare “Forti da morire” per eliminare ogni discriminazione.

 

Di Ilaria Rinaldi e Giorgia Feligioni, genitori della Secondaria di I grado Giuseppe Polidori di Montone.